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sabato 8 gennaio 2011

RELIGIONE E RIFLESSIONE


Non me ne vogliano gli amici e compagni credenti ( a qualsiasi religione) se affermo il mio purtroppo progressivo convincimento che avesse ragione il nostro caro filosofo Carl Marx quando affermava che le religioni sono “l’oppio dei popoli” . Mi riferisco ovviamente in maniera più puntuale al fanatismo religioso ma ciò non toglie che comunque quando domina l’irrazionalità nel pensiero e nell’educazione ( ed in forma più o meno accentuata tutte le religioni sono irrazionali) il percorso verso il fondamentalismo è l’intransigenza è comunque tracciato e purtroppo anche gli enormi comportamenti virtuosi che molti credenti praticano, non riescono a ridurne lo scandaloso dilagare.
Lo dice da millenni la storia ,lo conferma sempre di più il presente con le carneficine, sempre dei più deboli, oramai quotidiane che stanno divenendo una guerra continua sempre in nome di qualche Dio.
II guaio peggiore è che anche nei popoli più acculturati è sempre la religione che viene utilizzata come mantello per oscurare e creare alibi alla malvagità del potere, comunque motivato, e non nascondiamoci il fatto che invocando i vari dei , anche quelli dei cristiani , sono stati compiuti i peggiori misfatti dell’umanità, dalle crociate al “ got mitt uns”.
Quindi sempre di più l’esperienza di vita mi fa apprezzare la visione filosofica di Marx sulla realtà della condizione umana , anche su quella data per definitivamente sconfitta con la caduta dei regimi socialisti che proprio perche si sono trasformati in regimi avevano man mano perso il vero significato dettato dalla filosofia marxiana della quale mi piace ricordare una sua frase emblematica che sposo totalmente: “Auspico una società nella quale il libero sviluppo del singolo è il presupposto per il libero sviluppo di tutti”. Quando poi in quelle società nate da giuste rivoluzioni è avvenuto esattamente il contrario, sacrificando totalmente la libertà dei singoli ad una visione totalizzante della collettività , si sono visti i risultati.
Ma che dire della contrapposta società capitalistica oggi apparentemente trionfante? Quali drammatici prezzi fa pagare a moltissimi a favore di pochissimi ?
Ma allora quale è la più consona soluzione per organizzare una comunità migliore alla quale rivolgere i nostri sforzi morali, culturali, materiali?
Francamente non so dare una risposta certa, così come mi trovo purtroppo sempre più spesso a dubitare sull’interpretazione che si dà alla Democrazia che oramai qui da noi è interpretata dai poteri economico, politico e burocratico come mero permissivismo di proprio comodo.
E’ giusto che il voto di un mafioso o di un evasore fiscale conti come quello di un giudice?
Certo anche Churchill diceva che la democrazia è un pessimo sistema di governo ma non ne conosceva uno migliore, ma possibile che non si possa mettere al riparo da tutte le degenerazioni cui assistiamo continuamente l’espressione della corretta volontà dei cittadini?
Concludo qui questa libera riflessione che certamente susciterà un vespaio nel nostro debole PD, credo che nessuno sia veramente in grado di dare risposte operabili al problema se non quelle di lavorare culturalmente per migliorare i comportamenti dei cittadini tutti, ma permettetemi di affermare che per ottenere qualche progresso oltre alla “carota” si dovrebbe trovare un modo più efficiente e produttivo anche per l’uso del “ bastone” per i furbastri ! Alrimenti come da sempre vinceranno loro! 
S. Leonardo.

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