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giovedì 22 luglio 2010

Vicini ai cittadini per migliorare la qualità della vita

Riflessioni di un "matusa" con l'ausilio di una delle diavolerie moderne allo scopo di stimolare l'avvio concreto di una attività per migliorare la qualità della vita nella nostra città e far sentire il nostro partito vicino ai bisogni dei concittadini.

Secondo me il Circolo di Sanremo dovrebbe organizzarsi per "scoprire" quello che non va bene nei vari quartieri "utilizzando" l'occhio di coloro che ci seguono: iscritti o simpatizzanti.

Le segnalazioni dovrebbero essere esaminate da una equipe di volonterosi per preparare opportuni interventi presso gli Enti interessati.

La mia esperienza trascorsa nel passato in un comitato di quartiere, suggerisce che per essere efficaci nelle segnalazioni e ottenere attenzione occorre:
  1. Verificare quanto segnalato
  2. Evidenziare il disagio sopportato dalla collettività
  3. Proporre un possibile intervento per risolvere il problema
  4. A seconda dell'importanza della segnalazione:
  5. far intervenire un Consigliere del Partito
  6. o l' intervento di un membro dell'equipe presso gli uffici interessati

Gli ultimi due passaggi sono importanti e direttamente proporzionali all'ottenimento di un risultato a seconda della efficacia e dell'insistenza con la quale vengono effettuati.

Non è raro infatti dover intervenire più volte presso i vari uffici per sollecitare la pratica.

Ecco quanto propongo: cosa ne pensate?

venerdì 9 luglio 2010

Turismo e cultura

Dopo un articolo pubblicato da Claudio Porchia (clicca qui) e dopo una risposta da parte di Di Meco (qui), partecipo anche io a questo dibattito piuttosto interessante

Leggo con vero piacere che anche il nostro assessore al turismo comprende l'importanza delle risorse culturali nel contesto turistico. Molto lodevole e rassicurante la sua posizione rispetto alle dichiarazioni fatte dal sindaco, in occasione dell'incontro con Burlando, in cui si prospetta Sanremo come una citta non a carattere culturale. Ci sono molte riflessioni da fare in proposito. Una prima riflessione è che la cultura è un patrimonio al di fuori delle strumentalizzazioni politiche e, in questo senso, "caratterizza" ogni luogo della terra. Riconoscere le particolarità culturali del proprio territorio, valorizzarle e approfondirle, rappresenta già di per sè una conquista. Se poi le amministrazioni locali hanno la capacità di creare una programmazione turistica partendo da queste risorse , allora è un bingo perchè a quel punto l'offerta turistica diventa qualcosa di originale e unico.
La mia impressione è che questo lavoro non si stia facendo, anzi mi sembra che le poche iniziative siano scollegate da una programmazione mirata e concreta. L'idea che ho è quella che si stia procedendo a tentoni e che manchino i presupposti ideologici per poterlo fare. Dopo un periodo di programmazioni turistiche caratterizzate non solo da quantità ma anche da qualità, curate da un professionista, Pepi Morgia, che sapeva dare un tratto di unitarietà e di collegamento alle proposte, ora mi sembra invece che sia iniziato un periodo di trascuratezza e di "lasciamo al caso" oppure "lasciamo al buon senso dell'assessore". Capisco che anche per Di Meco lavorare in questo modo sia difficoltoso.
A questo punto viene spontaneo parlare di risorse economiche e, per non ricadere nelle squallide polemiche che hanno portato alla caduta di Borea, è forse più giusto parlare di "patto di stabilità": uno strumento contorto che toglie ai comuni la possibilità di gestire le proprie risorse in modo sereno. Questo patto di stabilità è voluto dallo scieramento politico che gli attuali amministratori di Sanremo appoggiano e di cui fanno parte....
Quindi, è un fallimento politico di programmazione a livello nazionale? E' una divergenza di idee fra sindaco e assessore al turismo sull'argomento cultura? O, più semplicemente e ad un livello generale, non siete in grado di governare la città?
In certi casi può essere dimostrazione di buon senso, responsabilità ed eleganza, fare un passo indietro e lasciare il posto a chi ha dimostrato di avere capacità nell'amministrare la cosa pubblica

domenica 4 luglio 2010

Ambiguità leghiste

Dopo il ripetersi sempre più frequente di episodi di criminalità che farebbero pensare all'invasione del racket a Sanremo e in provincia, si vede una strana e singolare reazione da parte dell'attuale amministrazione. Sembra stupita e indignata come se non fosse lei al governo e come se non fosse stata eletta proprio sull'onda del tema sicurezza. Addirittura la Lega gira per la Pigna raccogliendo firme per avere un presidio di polizia stabile. E dire che c'è un certo ministro Maroni che guida il ministero dell'Interno. La Lega protesta contro se stessa o vuole vendere due volte la stessa merce prima e dopo le elezioni?
Cosa ne pensate?