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giovedì 22 luglio 2010

Vicini ai cittadini per migliorare la qualità della vita

Riflessioni di un "matusa" con l'ausilio di una delle diavolerie moderne allo scopo di stimolare l'avvio concreto di una attività per migliorare la qualità della vita nella nostra città e far sentire il nostro partito vicino ai bisogni dei concittadini.

Secondo me il Circolo di Sanremo dovrebbe organizzarsi per "scoprire" quello che non va bene nei vari quartieri "utilizzando" l'occhio di coloro che ci seguono: iscritti o simpatizzanti.

Le segnalazioni dovrebbero essere esaminate da una equipe di volonterosi per preparare opportuni interventi presso gli Enti interessati.

La mia esperienza trascorsa nel passato in un comitato di quartiere, suggerisce che per essere efficaci nelle segnalazioni e ottenere attenzione occorre:
  1. Verificare quanto segnalato
  2. Evidenziare il disagio sopportato dalla collettività
  3. Proporre un possibile intervento per risolvere il problema
  4. A seconda dell'importanza della segnalazione:
  5. far intervenire un Consigliere del Partito
  6. o l' intervento di un membro dell'equipe presso gli uffici interessati

Gli ultimi due passaggi sono importanti e direttamente proporzionali all'ottenimento di un risultato a seconda della efficacia e dell'insistenza con la quale vengono effettuati.

Non è raro infatti dover intervenire più volte presso i vari uffici per sollecitare la pratica.

Ecco quanto propongo: cosa ne pensate?

1 commento:

silver.leonardo ha detto...

Sono parole sagge il problema iniziale resta però quello di sempre che è andato sempre più aggravandosi, la mancanza di entusiasmi negli iscritti che li faccia credere ancora sull'utilità di quello che fanno per se stessi e per gli altri.La tendenza generale è sempre stata quella dell'avere e non del dare ma nel bene e nel male le ideologhie servivano a qualche cosa. Ricordiamoci l'affluenza nelle sedi del vecchio glorioso PCI di persone che chiedevano ai dirigenti o loro rappresentanti di seguire le loro pratiche in comune, in provincia o nei lontani uffici romani.Allora per prima cosa i nostri rappresentanti nelle istituzioni dovrebbero pubblicizzare la loro presenza nelle sedi deputate in determinati orari, giorni, momenti , ma non hanno ne la voglia e probabilmente neanche il tempo per farlo. Allora c'erano i funzionari di partito, sottopagati o pensionati che svolgevano questo prezioso compito di "rappresentanza dei cittadini" non solo rappresentanza di se stessi!Non era clientelismo era un servizio!

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